Davanti alle nostre coste, quando il cielo è terso, si scorgono con chiarezza i profili delle isole dell’Arcipelago Toscano. Le isole sono 7, ciascuna con le proprie particolarità, ma tutte accumunate da un variopinto rigoglio.
Questi piccoli paradisi fanno parte dal 1996 del Parco dell’Arcipelago Toscano, il più vasto parco marino d’Europa, e del MAB Man and the Biosphere, un programma scientifico intergovernativo dell’UNESCO, che promuove su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela delle biodiversità e le buone pratiche di sviluppo sostenibile. L’area di interesse ha un’estensione di circa 300 km2 tra le acque del Mar Ligure e Il Mar Tirreno e una popolazione di circa 30.000 persone concentrata per la maggior parte sull‘Isola d’Elba. Questa, insieme alle isole di Capraia, Pianosa, Gorgona, e Montecristo appartengono alla provincia di Livorno, e alcune di esse si stagliano sull’orizzonte della Costa Etrusca. Giglio e Giannutri, invece, appartengono a Grosseto, e sono situate davanti al promontorio di Monte Argentario.
Le isole sono comprese nel Santuario dei Cetacei, una superficie marina protetta dove tantissime specie di questi mammiferi arrivano da tutto il Mediterraneo. Da queste parti è facile avvistare balenottere e capodogli, durante una gita in barca.
L’arcipelago è caratterizzato, inoltre, da una forte presenza di varie specie di uccelli che durante le migrazioni della stagione riproduttiva o di svernamento incontrano questi territori nella loro rotta. Falesie, scogliere cespugliate, pinnacoli di roccia che emergono dal mare, e dune sabbiose, costituiscono l’ habitat perfetto per queste creature.
La flora qui presente è oggi il risultato dell’azione antropica compiuta nel corso dei secoli in concomitanza con fattori naturali. Il paesaggio è principalmente arbustivo, mentre le leccete occupano i pendii settentrionali ed i valloni più umidi. Pini domestici e pini d’Aleppo si elevano dai pendii delle colline; ginestre, cisti, lentisco, alaterno e corbezzolo profumano l’aria di mediterraneo.
Le isole
Secondo la tradizione, le isole dell’Arcipelago Toscano sarebbero nate grazie alla Dea Venere. Si crede che ella lasciò cadere dalla sua collana 7 perle, che scivolando dalle sue mani nel mare, non affondarono, ma rimasero a galla popolandosi di piante e animali. Questa leggenda sottolinea ulteriormente la meraviglia di questi territori, già conosciuti ed apprezzati in antichità da popoli come quello etrusco e romano.
Pur essendo caratterizzate da tratti geomorfologici differenti, le isole sono tutte visitabili, ed in alcuni casi, l’accesso è consentito soltanto con l’accompagnamento di guide ambientali escursionistiche e guide parco, e in determinati periodi dell’anno.
- Isola d’Elba
La più grande isola dell’arcipelago e la terza più grande in estensione di tutta Italia. Il suo territorio offre un’ampia offerta turistica per una vacanza senza compromessi. Mare dalle intense sfumature azzurre e turchesi, punti di interesse storico culturali come i luoghi napoleonici, ma anche naturalistici come i musei minerari ed i sentieri di montagna sul Monte Capanne. Paesaggi magnifici da esplorare di borgo in borgo, dedicando del tempo anche all’assaggio dell’enogastronomia locale; ti consiglio di provare la schiaccia briaca. Tantissimi, inoltre, sono gli sport che si possono praticare, e gli esperti appassionati di trekking possono scoprire l’isola percorrendo la GTE, Grande Traversata Elbana, l’itinerario principale che attraversa la dorsale dell’isola da est a ovest.

- Capraia
Più vicina alla costa della Corsica che a quella Toscana, nelle sue acque è stata avvistata dopo decenni la foca monaca, specie protetta e classificata come in pericolo di estinzione. È l’unica isola vulcanica dell’arcipelago frutto di una doppia eruzione. Molto popolare è la sagra del totano che viene festeggiata ogni anno tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Dal 2024 è diventata la prima isola dell’arcipelago ad ospitare un festival di arte urbana: un tripudio di colori nella natura più selvaggia.

- Pianosa
L’isola è praticamente un pianoro di 29 m sul livello del mare dalle acque tanto cristalline da sembrare caraibiche. La fascia di mare che la circonda è area protetta. Gli ingressi qui sono contingentati e per conoscerla al meglio è necessario prenotare una visita guidata. Ti racconto la mia esperienza nell’articolo dedicato.
- Gorgona
La più piccola e probabilmente la più affascinante tra le sue sorelle, parliamo dell’ultima isola carcere d’Italia. Visitarla significa entrare in contatto con la florida vegetazione ma anche con una realtà spesso lontana dalle nostre vite. Un’esperienza davvero autentica.
Resa famosa dal romanzo di Alexander Dumas “Il Conte di Montecristo”, si può considerare come la più inaccessibile dell’arcipelago. Essendo oggetto di riserva integrale, sono consentite soltanto 2000 persone all’anno in visita, per questo è necessario prenotare molto rapidamente.
- Giannutri
Chiamata anche L’Isola dei Gabbiani per la presenza di una grande colonia di gabbiani reali mediterraneo, ha una caratteristica forma a mezzaluna. Senza strade ne macchine, è un piccolo paradiso per chi ama le immersioni subacquee.

Diventata tristemente famosa in seguito al naufragio della Costa Concordia, presenta un territorio prevalentemente montuoso che si adagia in mare tra spiagge, calette ed insenature bagnate da acque smeraldine. Ospita tre centri abitati, dalle casine colorate nei pressi del porto, ad un borgo medievale in quota più elevata.

Come raggiungere le isole dell’Arcipelago Toscano
Gorgona e Capraia, accessibile tutto l’anno senza limitazioni, si raggiungono facilmente dal porto della mia cara Livorno, che ti consiglio di visitare prima di partire alla loro volta; l‘Isola d’Elba dal porto del comune di Piombino. All’Isola del Giglio si arriva con circa un’ora di navigazione dalla cittadina di Porto Santo Stefano, comune di Monte Argentario e provincia di Grosseto. Lo stesso vale per Giannutri e Montecristo. Per quanto riguarda Pianosa, si può partire da Piombino, e dalla stessa Isola d’Elba, da dove partono traghetti per escursioni giornaliere. Se si viaggia da un’altra regione, o nazione, l’aeroporto su cui volare è quello di Pisa. Se hai qualche ora libera, potresti approfittarne per fare un salto a visitare la sua piazza più famosa: ecco i miei consigli a proposito.
Nonostante il grande arrivo di turisti soprattutto in primavera ed estate, e grazie alle tutele ad esse applicate, le nostre isole hanno mantenuto intatto il loro equilibrio naturale senza lasciare spazio ad impietose deturpazioni del territorio. Mi auguro che la loro esplorazione renda sempre più consapevoli i viaggiatori di quanto sia essenziale proseguire su questa strada, continuando a scegliere attività di turismo in armonia con l’ambiente.
Elena