Piazza dei Miracoli: vista di Pisa da un’insolita prospettiva

Piazza dei Miracoli

Hai già visitato Piazza dei Miracoli? La sua fama ha conquistato pellegrini e laici, e scommetto che se non ci hai ancora messo piede, muori dalla voglia di scoprire il fascino tanto decantato di uno tra i più annoverati siti Unesco dell’Italia.

La Torre Pendente, la protagonista indiscussa della piazza, fa capolino dalla Cattedrale primaziale di Santa Maria Assunta. La sua facciata principale si rivolge al Battistero di San Giovanni, il più grande del globo, “uno strumento musicale monumentale”, con un’acustica unica. Il Camposanto Monumentale custodisce una delle opere pittoriche più rilevanti del Medioevo, il ciclo di affreschi “Il Trionfo della Morte” di Buffalmacco, da poco restaurato. Il Museo delle Sinopie, dove si conservano i disegni preparatori delle opere del sacro cimitero, e il Museo dell’Opera del Duomo, completano la configurazione dello slargo.

Lo sapevi che da pochi anni è possibile osservarla anche dall’alto? Ho avuto l’opportunità di partecipare all’inaugurazione del camminamento nella primavera 2018, e lavorarvi per due stagioni. Ti assicuro che è un’ esperienza privilegiata osservare da quella prospettiva il brulicare delle persone intorno a quelle immense costruzioni, tanto belle da sembrare montate sul prato per l’occasione.

Io sono Elena, travel blogger toscana e operatrice del turismo. Vieni con me, ti racconto, da buona pisana, almeno per metà, come far gioire i tuoi occhi con tanta bellezza!

Le Mura di Pisa, a spasso tra Medioevo e tempi moderni

Tutti i monumenti della piazza sono noti per il loro splendore architettonico, ma il più conosciuto in assoluto è la Torre Pendente, nonché campanile della Cattedrale. Dalla sua cima la vista è mozzafiato, ma non scoraggiarti se pensi che 294 gradini siano troppi da salire, potrai comunque goderti il panorama dal camminamento in quota delle Mura di Pisa.

Piazza dei Miracoli
Vista del Battistero dalle Mura

Durante il Medioevo, Pisa era difesa da una cinta muraria che ne delineava il confine, parte della quale ha resistito al passare del tempo. Fortunatamente, oggi, grazie ad operazioni di riqualificazione urbana, si possono percorrere più di 3 km sulle mura, attraversando la parte nord della città. Turisti e cittadini possono finalmente ammirare Piazza dei Miracoli da una posizione privilegiata, e guardare scorci nascosti agli occhi di chi sceglie le classiche vie pedonali. Questo piacevole trekking urbano racconta la storia della città  mostrandone le sue diverse sfaccettature, oltre ai punti di interesse risalenti a diverse epoche. Cortili di abitazioni, tetti di chiese e di palazzi abbandonati, parchi, scuole e università, che incarnano la vita dei pisani e della gente che nei secoli ha scelto Pisa per trasferirvisi. Come successe, per esempio, tra il 1400 e il 1500: dalla Spagna e dal Portogallo arrivarono tantissimi ebrei scappati per poter professare la loro religione, e che ancora oggi riposano in pace nel Cimitero Ebraico. Affacciandosi dal tratto delle mura della piazza, se ne può scorgere parte. 

Un miracolo di piazza

Il suo vero nome sarebbe, anche in modo quasi scontato, Piazza del Duomo. Allora perché tutti la chiamano Piazza dei Miracoli? Fu il celebre scrittore Gabriele D’Annunzio colui che, circa un secolo fa, le donò tale epiteto grazie al quale oggi è famosa in tutto il mondo. Durante il suo viaggio a Pisa, restò talmente estasiato da tanta armonia che non poté far altro che definirla il frutto di un miracolo.

La sua stupefacente bellezza non è l’ unica particolarità del complesso monumentale. Alcuni studiosi lo definiscono un luogo unico in quanto la posizione degli edifici è la stessa degli astri della costellazione dell’Ariete. Infatti, fino al 1749 l’anno pisano iniziava il 25 Marzo, pochi giorni dall’inizio della primavera, periodo che coincide con l’avvento astrologico dell’Ariete. Due arieti si riconoscono anche nei bassorilievi ai lati della porta di entrata della Torre.

Che sia una leggenda o meno, sembra che i pisani si identificassero proprio con questo animale: simbolo di determinazione, sacrificio e rinascita, l’Ariete avrebbe rispecchiato a pieno la loro caparbietà. Nel corso dei secoli, effettivamente, hanno spesso dimostrato di saper rialzare la testa davanti a molte difficoltà, soprattutto contro Firenze, che alla fine del 1500 diede forte impulso al porto di Livorno per espandere i proprio commerci marittimi e spodestare Pisa, la loro grande rivale sul mare. 

Qualche info utile

  • La stazione ferroviaria più vicina è San Rossore e dista circa 10 minuti a piedi dalla piazza. Dalla stazione centrale, invece, sono circa 40 minuti. Se arrivi in auto ti consiglio di parcheggiare in Pisa Tower Parking o negli stalli blu nei pressi della piazza che è esclusivamente zona perdonale.
  • L’ingresso alla piazza è gratuito. Si paga solo l’entrata ad alcuni monumenti, ma sono previste tariffe diverse a seconda di quanti vorrai visitarne. Il biglietto è acquistabile all’info point, ma io ti consiglio di comprarlo in anticipo online, vista l’enorme affluenza.
  • La passeggiata in quota è alla portata di tutti, anche alle persone meno sportive, il percorso è in piano e non presenta nessuna difficoltà. Meglio sempre e comunque indossare calzature adeguate, evitando ciabatte o infradito. I 4 punti di accesso e discesa sono distribuiti lungo il percorso, quindi decidi tu quanto e verso quale direzione camminare.

Piazza dei Miracoli colpisce da ogni angolo, ma ogni volta che salgo sulle mura, rimango sempre a bocca aperta.

Aspetto le tue impressioni, e se scopri un’altra prospettiva inedita non dimenticarti di farmelo sapere!

Elena 

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