“Le case altissime, delle facciate tinte di un intonaco biondo, dove il rosa e il verde si confondono, splendono al sole con riflessi d’oro e di verderame, come l’acqua dei canali sparsa di chiazze d’olio. Le persiane hanno il color delle foglie secche, son pallide e polverose. Un senso di nobiltà un po’ stanca, di libertà popolaresca, è nell’architettura aperta e liscia di queste case, le più belle del Mediterraneo.”
Già parecchio tempo fa, personaggi illustri come Curzio Malaparte si erano accorti della bellezza del nostro territorio. Ma prova a chiedere ad un livornese cosa vedere a Livorno: nonostante la maggior parte di noi ogni volta che torna da un altro luogo e si mette a guardare il mare pensa: << bello lì eh, ma voi mette con Livorno?! Dé! >>, molto probabilmente ti risponderebbe <<seee, qui un c’è mi’a nulla>>…è un classico!
Purtroppo spesso sottovalutiamo le nostre attrattive, perché viviamo in una delle realtà più giovani della Toscana che si è sviluppata solo successivamente rispetto alle altre, sia dal punto di vista urbano che paesaggistico. È come se ci sentissimo in difetto in confronto alle nostre sorelle più conosciute nel mondo, ma fortunatamente negli ultimi anni stiamo vivendo un notevole slancio turistico e anche noi ci stiamo dimostrando sempre più consapevoli del patrimonio che custodiamo.
Finalmente, Livorno sta ricevendo l’attenzione che merita, complici anche politiche di promozione turistica mirate che hanno acceso le luci su di essa. Per quanto mi riguarda, ho sempre sognato di partecipare a tale processo, e oggi sono qui per lasciare traccia del mio contributo. Livorno non è soltanto un porto per la partenza alla volta di alcune delle isole più belle del Mediterraneo, ma molto di più. Ecco, dunque, cosa vedere a Livorno.
Cosa vedere a Livorno nel centro storico
Quello che tanti non sanno è che Livorno è attraversata da una rete di canali che qui chiamiamo fossi. Uno di questi è stato il protagonista della vicenda delle teste di Modigliani, conosciuta come una delle più grandi beffe dell’arte…probabilmente ne avrai sentito parlare. I Fossi Medicei, sono stati progettati come sistema di difesa della città dai Medici, famiglia fiorentina che tra il 1500 e il 1600, per assicurarsi un sbocco sul Mediterraneo, puntò tutto sullo sviluppo di Livorno come porto commerciale e centro urbano, fino ad allora soltanto un piccolo villaggio che sorgeva ai margini del porto pisano. Pisa, difatti non è molto distante da noi e già allora venne collegata a Livorno tramite il canale dei Navicelli. Oggi, le amministrazioni stanno lavorando nell’ottica di ripristinarne almeno il tratto storico per istituire in futuro un servizio di battelli turistici.
Per la realizzazione del nuovo quartiere vennero assoldate maestranze veneziane che usarono tecniche già loro note, per questo il nome di Venezia Nuova. Vennero costruiti magazzini e abitazioni situate alle spalle del porto, per accogliere quante più persone possibile. Spiccano nel paesaggio La Fortezza Vecchia e la Fortezza Nuova due tra i più importanti bastioni che caratterizzavano il Pentagono del Buontalenti, mura che circondavano la città, oggi centri di aggregazione per eventi culturali.

Le Leggi Livornine, tra passato e presente
Livorno si rivelò fin da subito una città all’avanguardia: grazie alle Leggi Livornine emanate nel 1593 venne ampliato il diritto di integrazione a tutte le persone di qualsiasi nazionalità, etnia, religione, ed estrazione sociale. Ma non solo: chiunque si fosse trasferito avrebbe goduto dell’immunità per debiti contratti e delitti compiuti in precedenza (eccetto per alcuni casi). Per questo ci definiamo goliardicamente “tutti figli di galeotti e puttane”. Così recitavano:
“A tutti voi Mercanti di qualsivoglia Nazione, Levantini, Ponentini, Spagnuoli, Portughesi, Grechi, Tedeschi, Italiani, Ebrei, Turchi, Mori, Armeni, Persiani, ed altri, concediamo reale, libero e amplissimo salvacondotto e libera facoltà e licenza che possiate venire stare, trafficare, passare, abitare con le famiglie, e senza partire, tornare e negoziare nella città di Pisa e terra di Livorno.“
Tale provvedimento significò un grande impulso per la crescita demografica, attirò moltissimi mercanti e la rese una realtà cosmopolita e multiculturale, caratteristiche che si riconoscono nella tradizione culinaria e negli edifici di culto ancora presenti a testimoniarne il passato, come la Chiesa Degli Olandesi, Il Cimitero degli Inglesi, e la Sinagoga, uno dei pochi ancora visitabili, ricostruito a seguito dei pesanti bombardamenti che la città subì durante la Seconda Guerra Mondiale. La comunità ebraica livornese è sempre stata una delle più ferventi in Italia, un punto di riferimento culturale ed i suoi membri, qui, non sono mai stati discriminati o relegati in un ghetto.

Queste norme così innovative hanno trovato una loro personale rappresentazione grafica nel 2020 in un murales realizzato dall’artista Ligama a ridosso del quartiere della Venezia, sul Viale degli Avvalorati. Basta guardarsi intorno per rendersi conto che i graffiti hanno riscosso molto successo in città, la street art sta conquistando e riqualificando molte zone in un’esplosione di colori.
Cosa vedere a Livorno in un giorno
Passeggiando, si raggiunge facilmente il Mercato delle Vettovaglie, o Mercato Coperto, la seconda struttura mercatale più grande d’Europa. Pesce, vino, verdura, schiacciata, ma anche pasta tirata a mano, sono soltanto alcuni dei prodotti che si trovano al suo interno, dove si viene a contatto con la “livornesità” più genuina. La stessa atmosfera che si respira in Piazza Cavallotti, dove rimbomba il tipico vociare dei livornesi e ci si perde tra le bancarelle del mercato all’aperto. Da lì si arriva in pochi minuti al porto dove si staglia fiera la statua dei “4 Mori” che celebra la vittoria di Ferdinando I De’ Medici sui corsari che imperversavano lungo le coste toscane. Ti svelo un segreto: c’è un punto in cui si vedono contemporaneamente tutti i nasi dei pirati…prova a scoprirlo!
Con un buon 5e5 in mano servito da Gagarin, il panino farcito con la torta di ceci, adesso non resta che incamminarsi sul lungomare e respirare a pieni polmoni il salmastro, e lasciarsi cullare dal suono delle onde e dal garrito dei gabbiani che dominano i nostri cieli e spesso anche le nostre strade. I nostri tramonti sono assolutamente imperdibili: attendi il calar del sole in Terrazza Mascagni e lasciati avvolgere dalla romantica atmosfera decadente di questa grande scacchiera che si affaccia sul mare, poi rivolgiti verso l’orizzonte e guarda la meraviglia dei colori fiammanti del cielo che dipingono il profilo dell’isola dell’arcipelago toscano più vicina alla nostra costa, la Gorgona. Non andartene prima dell’ora di cena, ti attende la nostra famosissima zuppa di pesce, il cacciucco! E per finire in bellezza ordina un ponce: un caffè corretto molto particolare, che i livornesi bevono soprattutto nei periodi più freddi, ma non solo.

Cosa vedere a Livorno: altre esperienze da non perdersi
Livorno ed i suoi cittadini hanno un legame indissolubile con il mare. La città si visita bene a piedi, ma per vivere al meglio l’esperienza, ti consiglio vivamente di osservare la città dall’acqua: è possibile, infatti, prenotare un tour in battello con o senza guida turistica per apprezzarne a pieno le particolarità e le prospettive più nascoste. Puoi dare un’occhiata a questo link.
Di seguito ti lascio un elenco di altre esperienze che vale la pena fare che tu sia qui per la prima volta o che tu voglia un giorno tornare. Troverai degli approfondimenti nei prossimi articoli correlati.

Castel Boccale- Romito
- Visita i suoi musei e l’acquario
- Organizza un trekking tra le Colline Livornesi che si affacciano sul mare
- Pianifica un’escursione all’isola di Capraia e all‘isola di Gorgona
- Assisti allo spettacolo delle gare remiere
- Fai un bel bagno in una delle cale della scogliera del Romito
- Percorri un tratto della costa in sup
- Partecipa ai suoi eventi più famosi come “Effetto Venezia” e il “Cacciucco Pride”
- Scopri Montenero, la funicolare e il santuario
- Esplorane i suoi dintorni
Come raggiungere Livorno
Livorno si trova in una posizione strategica. Molti sono anche i collegamenti in nave: dalla Sardegna, dalla Corsica e dalla Sicilia, alla Spagna. La stazione ferroviaria è poco distante dal centro storico e da lì si può decidere se incamminarsi o prendere l’autobus: e la LAM BLU passa dal centro per arrivare fino al lungomare. In auto, è distante circa 30 minuti da Pisa, dove si trova l’aeroporto più vicino. Da Firenze dista circa 1,5 h, approssimativamente lo stesso tempo di percorrenza che impiega una corsa regionale del treno. Suggerimento per l’auto: digita su Maps parcheggio di Via Della Cinta Esterna. È molto economico, custodito e un buon punto di partenza per il tuo tour. Ti lascio comunque qui il link per capire come sono dislocati gli altri.
Spero tanto che questi consigli possano ispirarti, e spingerti a scoprire e apprezzare questo sottile lembo di terra dal profumo di mare.
Bona!
Elena