Conosci il simbolo di Firenze? Il famoso giglio, sì proprio quello! Ecco, devo dirti una cosa…in realtà il fiore rappresentato sulla bandiera, sui souvenir, e su molti edifici del capoluogo toscano in realtà è una iris! Ed io l’ho scoperto durante il trekking d’arte sulla Firenze greenway organizzato dalle guide escursionistiche ambientali de I Camminatori Liberi. Abbiamo trascorso una bella domenica soleggiata all’insegna delle bellezze artistiche e naturali della Firenze d’Oltrarno, o Diladdarno, che dir si voglia.
La Firenze greenway è un percorso verde inserito nel contesto urbano, che un turista non si aspetta. Nasce dall’interpretazione, da parte dell’architetto Giuseppe Poggi, del bisogno dei cittadini di un ritorno alla campagna per liberarsi dallo stress della città. Nell’Ottocento il paesaggio di Firenze cambia volto e ancora oggi sono molti gli itinerari che si snodano fino al centro storico. A piedi o in bicicletta, per un totale di circa 20 km, la città è tutta da scoprire nel suo lato più verde!
Camilla, la nostra Cicerone, ci ha guidati in un percorso tra alcune delle ville e dei giardini più rappresentativi di questa zona che, ancora oggi, si configura come un grande parco a scala urbana.
Le tappe del tour:
- Villa Bardini
- Il Giardino delle Rose
- Il Giardino dell’Iris
Villa Bardini
Una volta entrati nella villa si potrebbe aver l’impressione di trovarsi in un luogo fiabesco. Il giardino nasce in epoca medievale come un frutteto appartenente alla famiglia Mozzi. Nonostante varie vicissitudini rimarrà di loro proprietà alla fine del 1800, e durante il corso dei secoli sarà abbellito con statue, fiori e fontane. La villa assumerà i connotati attuali dopo l’acquisto da parte di Stefano Bardini che ci ha lasciato in eredità un’opera unica nella quale si intrecciano stili artistici differenti, dal barocco al vittoriano.
Il giardino si estende su più piani e gradino dopo gradino si scopre un panorama mozzafiato sulla città. Molto suggestivo, è il romantico tunnel di glicine in fiore, che si ha la fortuna di ammirare in primavera, di rinomato pregio la scalinata barocca che conduce al ristorante. Inoltre qui è presente l’unico bosco anglo-cinese della città…Villa Bardini è assolutamente un must per scoprire la Firenze greenway.
Il Giardino delle Rose
Chi come me è un appassionato di questi profumatissimi fiori non può rinunciare a questa tappa. Circa 350 specie di rose che tra maggio e giugno sbocciano, donandoci il meglio di loro. Un luogo perfetto per organizzare un pranzo all’aperto, ma comunque non allontanandosi dal centro città, e godendo di una vista spettacolare su Firenze.
Il parco nasce nel 1895, periodo nel quale nei giardini di tutta Europa la coltura delle rose diventa una moda. Il giardino è aperto tutto l’anno dalle h 9.00 al tramonto, eccetto Natale e Capodanno.
Al suo interno ospita le opere del belga che in città è conosciuto come “l’omino con l’ombrello” grazie ad una statua che lo rappresenta, ubicata a Firenze sud. L’artista in questione è Jean Michel Folon, che innamoratosi della Toscana e del suo capoluogo, dopo la sua morte, le lasciò in dono alcune delle sue sculture di bronzo. Tra le più belle quelle del gattino dormiente sul prato, e Partir che incornicia i monumenti come in una cartolina.
Il Giardino dell’Iris
Il naturale legame della città con il suo emblema ha trovato la più grande forma di celebrazione con la creazione di un parco ad esso dedicato. A ridosso di Piazzale Michelangelo, a poca distanza dal Giardino delle Rose, sorge il Giardino dell’Iris. La sua realizzazione si deve ad un concorso internazionale nato nel 1954, che continua a prendere vita ogni anno: il “Premio Firenze” per la miglior varietà del fiore.
Al suo interno si possono osservare moltissime sfumature di iris, perfino quelle vincitrici degli anni precedenti, ed è possibile richiedere di essere accompagnati per una visita guidata, per conoscere meglio un fiore che fin dai tempi più antichi è sempre cresciuto spontaneamente nei pressi del fiume Arno.
La Firenze Greenway è il modo migliore per passare una giornata primaverile a Firenze immersi nel verde. Basta un po’ si sole per dedicarsi all’esplorazione di queste meraviglie, se con delle guide certificate che sanno raccontare aneddoti e curiosità ancora meglio.
Grazie ragazze!
Elena