Lanzarote, tra i territori più affascinanti della Spagna insulare, è uno di quei luoghi che va visitato almeno una volta nella vita. é una terra che non aspetti, poiché è caratterizzata da paesaggi unici del loro genere. Terre rosse e nere dalle sfumature bruciate, testimoni tangibili dell’ardente attività vulcanica che ha plasmato il territorio negli ultimi secoli. La vegetazione è scarsa, a parte per le svariate piante di cactus che con la loro presenza colorano di verde ogni angolo dell’isola.
L’attività vulcanica e le rarissime piogge che cadono durante l’anno hanno messo a dura prova la sopravvivenza della sua gente, ma ne hanno forgiato il temperamento. I conejeros hanno saputo adattarsi al meglio ad un ambiente apparentemente ostile utilizzando le poche risorse a loro disposizione, e ci sono riusciti perfettamente: un esempio è la peculiare coltivazione di alberi da frutto, ma soprattutto della vite.
In questo articolo ti parlo di un paesaggio vitivinicolo protetto favoloso, uno dei più belli che abbia visto fin’ora: La Geria. Non si presenta come i classici filari dei bei vigneti mediterranei, è completamente differente perché nato dal calore delle viscere della terra. Sono sicura che ti stupirà.
La Geria, il vino della cenere vulcanica
Hai mai gustato l’essenza di un vulcano? L’area vitivinicola di Lanzarote è senz’altro uno degli imprescindibili quando si pianifica una vacanza a Lanzarote. Il suo territorio si estende tra i comuni di Yaiza e Tías, nel cuore dell’isola, e per goderti al meglio la tua escursione ti consiglio di noleggiare un’auto in modo da risparmiare tempo e denaro sullo spostamento.

Una volta lì goditi l’ambiente quasi surreale e regalati una rilassante passeggiata tra i vitigni e osservane le particolarità da vicino, è proprio un piacere. Noterai che non potendo crescere in altezza a causa delle forti raffiche di vento che spazzano spesso l’isola, i vitigni guadagnano spazio allargandosi sul terreno e vengono piantati in un manto di cenere e lapilli di chiamato picón. Tale tipologia di coltivazione permette alla pianta di nutrirsi attraverso l’umidità della rugiada da quest’ultimo trattenuta. Poi, per proteggerli dall’incessante vento, vi si costruiscono intorno dei muretti semicircolari in pietra vulcanica.
Il risultato, oltre all’elaborazione di ottimi vini riconosciuti a livello internazionale, è un paesaggio straordinario. Dall’alto, il vigneto si presenta come una vallata costellata da piccoli crateri adiacenti dai quali spuntano le verdi viti, creando così un forte contrasto con le sfumature quasi violacee della cenere.
I vini locali più rinomati sono i bianchi delle varietà di Malvasia. La produzione limitata in quanto il territorio coltivabile è poco esteso e le operazioni di piantumazione e vendemmia vengono tutt’oggi portate avanti a mano.
Las bodegas di Lanzarote
Naturalmente, nelle cantine della Geria, potrai degustare il vino buon lanzaroteño. Le più famose sono tre, molto vicino l’una all’altra:

Ogni bicchiere costa da 2 a 5 euro a seconda del tipo e del posto. Qui la specialità sono i vini bianchi di malvasia e tra quelli che ho assaggiato, i miei preferiti sono il Malvasia Volcánica Blanco Seco de La Geria e il Moscatel della Cantina Rubicón. Quest’ultima è la cantina che è mi è piaciuta più di tutte per i suoi arredamenti interni che conservano ancora lo stile della casa colonica e della fattoria che prima delle grandi eruzioni del XVIII secolo che cambiarono per sempre l’isola, appartenevano alla Chiesa.
Le cantine offrono la possibilità di prenotare delle visite guidate per conoscerne la storia e ammirarne la bellezza e se non vuoi bere a stomaco vuoto si può ordinare taglieri o assaggi di deliziosi prodotti locali. In ogni caso, ogni bodega ha un suo ristorante o uno affianco.
Che tu ti senta enoturista o meno, prima o poi devi andare a scoprire questa magnifica realtà…Dove ti capita più di bagnarti le labbra con il fuoco di un vulcano?!
Elena