Quale migliore stagione, se non l’autunno, per trascorrere qualche giorno nelle Langhe? Questi paesaggi vitivinicoli tra le province di Cuneo e Asti, fanno parte del Patrimonio Unesco. La loro bellezza, come quella del Roero e del Monferrato, regala scorci magnifici e dà il meglio di sé tingendosi delle calde sfumature autunnali.
Questo meraviglioso territorio conosciuto da sempre per le sue colline che sembrano disegnate, l’eccellente enogastronomia, ed i deliziosi borghi, negli ultimi anni ha attirato l’attenzione di molti artisti che lo hanno convertito in un hub artistico contemporaneo a cielo aperto. Le istallazioni ed i murales che si integrano perfettamente con il paesaggio rappresentano un esempio perfetto di dialogo tra natura e arte. Un weekend nelle Langhe è il breack giusto per gli amanti del vino e per gli estimatori dell’arte, in un contesto ameno e rilassante.
Guardarsi intorno con gli occhi di un bambino
Un’esplosione di colori così coinvolgente che traporta il visitatore in una dimensione giocosa, come se il mondo che lo circondasse fosse quello di un bimbo. E sono proprio le sensazioni che si provano durante l’infanzia che il designer Chris Bangle vuole suscitare attraverso il Big Bench Community Project, il progetto delle Panchine Giganti.
Queste panchine si affacciano su panorami mozzafiato ed è molto divertente andare a scovare la loro precisa ubicazione sulle strade che portano da un paesino all’altro. Ne troverai di diversi colori e salendoci avrai a disposizione una vasta superficie sulla quale riposarti e ammirare le vigne a perdita d’occhio.
Le opere di arte contemporanea da non perdersi in un weekend nelle Langhe
Ecco quali sono le fantastiche opere che ti consiglio di includere nel tuo itinerario:
- La Vigna dei Pastelli: la puoi vedere nella copertina di questo blog post, realizzata da Aldo Divano, si trova a Coazzolo. Si tratta di matite enormi che segnano l’estremità dei filari delle viti. L’accesso è libero e la proprietà appartiene all’ Azienda Agricola Anfosso Piercarlo;
- La Chiesetta di Tremlett: anche per la Chiesa Della Beata Vergine Del Carmine non ci spostiamo da Coazzolo. Essa si affaccia su distese di moscato ed è stata dipinta con gli stessi colori del territorio circostante. David Tremlett è un artista britannico specializzato nella tecnica del wall-drawing che consiste nell’applicazione di pigmenti colorati direttamente sui muri, la stessa che ha usato per decorare la piccola chiesa risalente alla fine del XVII secolo;
- La Cappella del Barolo o Cappella Delle Brunate: si staglia tra le vigne del territorio di La Morra, uno dei più bei borghi della zona. Le sue forti e brillanti tinte stese con il palmo della mano di David Tremlett spiccano nel paesaggio circostante. Fu sotto incarico della famiglia Ceretto che, nel 1970, l’artista ridiede vita insieme al collega Sol LeWitt alla Cappella Della Santissima Madonna Delle Grazie, mai consacrata. Così, quello che in passato era stato un riparo da pioggia e grandine per i lavoratori dei campi, è diventato un simbolo di gioia immerso tra i filari di barolo.
Il vino delle Langhe
Il vino della zona è rinomato in tutta Italia e all’estero. Potrai assaggiarne molti tipi nei ristoranti e nelle cantine dove scoprirai degli abbinamenti deliziosi con altri prodotti del territorio. Tra i più conosciuti i rossi come il Barbera, il Dolcetto, il Nebbiolo e il Barolo, ma anche alcuni bianchi ti sorprenderanno. Dammi retta: se come a me ti piacciono i sapori dolci, regalati a fine pasto un bicchiere di Moscato accompagnato da un paio di cuneesi artigianali, i cioccolatini tipici della zona che trovi in ogni pasticceria…ho l’acquolina in bocca al solo pensiero!
Un’esperienza impedibile se ti appassiona questo mondo, è la visita al Castello di Barolo che ospita il Wimu, il Museo del Vino. Un percorso interattivo che racconta il rapporto dell’uomo con la viticoltura e il suo prodotto principe, dagli albori ai tempi nostri, e la storia millenaria del castello e dei personaggi che lo hanno abitato, proprio dove nacque il Barolo. Un posto definito con ragione il tempio dell’enoturista.
Non solo imparare ma anche degustare: alla fine del percorso potrai entrare nell’enoteca regionale del Barolo che propone la più ampia selezione delle etichette in circolazione e assaggiarne le diverse versioni.
Un ultimo consiglio: se hai più giorni a disposizione regalati anche un soggiorno nel capoluogo piemontese, che non dista molto dalle Langhe. Torino è delle città italiane più affascinanti secondo me, che offre tantissimo dal punto di vista culturale ed esperienziale. Qui puoi prendere qualche spunto per visitarla a piedi o in bicicletta, invece in questo articolo ti parlo del mio luogo del cuore torinese, il Lingotto, che unisce arte e natura: non perderti il nuovo volto la Pista 500 e la Pinacoteca Agnelli.
Elena
1 Comment
ciao elena , dove consigli di pernottare nelle Langhe ? bacio Elide