Magia in Maremma: il Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi

C’è un luogo in Toscana, nell’amena campagna maremmana, che sembra lo scenario di una fiaba. Un posto incantato, sospeso tra spazio e tempo: il Giardino dei Tarocchi.

Il Giardino dei Tarocchi
All’interno dell’Imperatrice

Un’avventura artistica e spirituale tramutatasi in diciassette anni in un parco di sculture realizzate con rinforzi in ferro, ricoperte da mosaici di specchi, vetri e ceramiche colorate realizzate artigianalmente. 

Niki de Saint Phalle, l’artista francese naturalizzata statunitense esponente del Nouveau Réalisme, ci ha lasciato in eredità una sorta di cammino iniziatico da percorrere giocando tra arte e architettura. Infatti, le sculture monumentali presenti, molte delle quali interamente percorribili, rappresentano i ventidue arcani maggiori delle carte divinatorie dei tarocchi

Un piccolo angolo di paradiso e di gioia

L’ espressione artistica di Niki de Saint Phalle ha dato vita a un’esplosione di colori e di allegria apprezzata da grandi e piccini nel Giardino dei Tarocchi. L’ispirazione è nata dentro di lei durante la visita al Parco Güell di Gaudí nel 1955. Si percepisce dalle sue parole quanto l’esperienza sia stata d’impatto: 

“Lì vidi il bellissimo Parco Güell di Gaudí. Incontrai sia il mio maestro che il mio destino. Tremai dappertutto. Sapevo che un giorno dovevo costruire il mio giardino della gioia. Un piccolo angolo di paradiso. Un luogo di incontro tra l’uomo e la natura. Ventiquattro anni dopo mi sarei imbarcata nella più grande avventura della vita, il Giardino dei Tarocchi.

Niki iniziò a fare arte a seguito di lunghe crisi depressive che la portarono ad un ricovero forzato in un ospedale psichiatrico, probabilmente furono dovute agli abusi subiti dal padre da bambina. Subì elettroshock e una cura all’insulina che la devastarono e per evadere dalla sofferenza iniziò a disegnare e fare collage con tutto quello che trovava.

Il Giardino dei Tarocchi
La Forza

La sua fortuna fu incontrare la famiglia Caracciolo, che le donò il terreno sul quale sorge il parco, e l’azienda americana Jacqueline Cochran, con cui Niki riuscì ad autofinanziarsi grazie alla realizzazione di una linea di profumi iconici, anch’essi piccole opere d’arte.

Ogni colore ha un codice simbolico preciso, come il rosso che simboleggia la forza creatrice, il blu la profondità del pensiero e il desiderio, l’oro l’intelligenza e la spiritualità. Gli specchi scompongono la luce del sole, e le curve sinuose dominano i profili delle statue sparse sulla collina tra i cespugli. Sulle stradine sono incise memorie, numeri, citazioni, e disegni che ci guidano nella scoperta del parco. Il Giardino dei Tarocchi aprì al pubblico il 15 Maggio 1998 e Niki de Saint Phalle riuscì a creare il suo angolo di paradiso, diffondendo così un permanente messaggio di fede e speranza. 

Tra gli arcani, alcuni dei miei preferiti, sono senza dubbio la Stella, la Scelta, e il Sole, ma non te li elencherò tutti, preferisco che tu li scopra per conto tuo. Ti dirò soltanto che all’interno dell’ Imperatrice potrai visitare un vero e proprio appartamento. Ti sfido a trovarlo! Non sarà complicato, potrai aiutarti con la mappa.

Info utili sul Giardino dei Tarocchi

  • giorni e orari di apertura:  dall’ 1 aprile al 15 ottobre tutti i giorni, dalle h 14.30 alle 19.30;
  • prezzo: biglietto intero costa 14 €, sono previste alcune riduzioni;
  • durata della visita: un’ora e mezzo, due ore circa, dipende anche da quanto tempo dedicherai alle fotografie…è davvero un luogo instagrammabile;
  • parco pet friendly: si possono portare con noi gli amici a quattro zampe, sempre con guinzaglio e museruola;
  • ubicazione: Pescia Fiorentina, una frazione di Capalbio in provincia di Grosseto

Quale migliore occasione, se non l’apertura pomeridiana, per progettare un’escursione giornaliera e visitare il resto del tempo uno dei borghi più belli d’Italia?!

Escursione in Maremma, visita a Capalbio

Il Giardino dei Tarocchi - Capalbio
Vista dalle mura medievali di Capalbio

Capalbio è un piccolo borgo antico arroccato su una collina di 300 m dalla quale si ammira una splendida vista sulla campagna, sul mare e sulle isole dell’Arcipelago Toscano. Il centro storico è raggiungibile soltanto a piedi ed è ancora circondato da mura di origine medievale calpestabili dove ti consiglio di fare una bella passeggiata. Il paesino è ricco di scorci caratteristici, i classici angoli toscani da fotografia, e ci sono molti ristoranti dove fermarsi a gustare i piatti tipici. Noi ci siamo portati il pranzo al sacco, ma non abbiamo rinunciato ad un buon bicchiere di vino locale. Ci siamo seduti nei tavolini di uno di quei vicoli in salita e da Cipriani Liquori, abbiamo assaporato un bicchiere di misto di Ansonica e vermentino della zona, buonissimo!

Aspetto di sapere quali degli arcani ti è piaciuto di più, e se hai altri vini locali da raccomandarmi.

Ti auguro di rigenerarti con l’energia del colore e dell’arte.

Elena

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